Dr. Viola è uno psicologo–psicoterapeuta con una formazione aggiuntiva Master in ipnositerapia
(360 ore): utilizza il metodo ipnotico, nelle sue molteplici tecniche,
quale strumento integrativo di psicoterapia, per la cura e la
riabilitazione. E' coautore del libro “Ipnosi e Suggestione in Psicoterapia",
un’opera interamente dedicata al fenomeno ipnosi nel contesto della psicologia, della medicina e della psicoterapia. Nel
volume discute dell'impiego delle tecniche ipnotiche in ambito clinico,
e argomenta l’utilizzo e le applicazioni dell’ipnosi regressiva e della
PLR.
L’ipnosi regressiva costituisce una delle tecniche
d’elezione maggiormente utilizzate nell’ambito della moderna
ipnositerapia, e certamente rappresenta una delle tecniche più proficue
nel contesto del counselling psicologico e della psicoterapia. Questa
tecnica può essere considerata fondamentalmente come un approccio centrato sul cliente, e focalizzata sulla scoperta o l’individuazione dell’origine traumatica delle problematiche psicologiche esperite nel presente.
La tecnica di ipnosi regressiva sfrutta essenzialmente le proprietà
ipermnestiche della trance ipnotica, ovvero la possibilità di recupero
di ricordi obliati o rimossi, e la sua capacità di consentire la
regressione mentale nel tempo (come un viaggio a ritroso nel passato).
Attraverso il processo ipnoregressivo, grazie al maggiore contatto tra
sfera conscia (ciò che psicoanaliticamente potremmo definire l’Io
mentale, l’Ego-Coscienza) e inconscia determinato dalla trance ipnotica,
in uno stato di funzionamento mentale fluido e di destrutturazione del
blocco energetico (determinato da un processo che Freud chiamò censura)
fra i domini dell’apparato psichico, spesso la mente inconscia è in
grado di localizzare la causa originale (anch’essa inconscia) di un
effetto conscio (di cui l’individuo è quindi consapevole: un sintomo,
uno stato di tensione psicologica o di disagio, ecc.) e tangibile (e
spesso spiacevole) sperimentato nella propria realtà di vita, ed inviare
l’informazione alla mente cosciente del soggetto: pertanto, questo
processo fornisce al cliente, professionalmente supportato
dall’ipnoterapeuta (preferibilmente uno psicoterapeuta, dunque uno
specialista che abbia un’adeguata formazione psicologica e
psicoterapeutica e una formazione accreditata in ipnositerapia),
l’opportunità di analizzare e rielaborare le emozioni e i sentimenti
originali associati alla specifica esperienza o causa remota.
La dinamica della regressione ipnotica può seguire fondamentalmente due percorsi:
- la rievocazione dissociata
- la rivivificazione degli eventi
Nella rievocazione dissociata ipnoregressiva, il soggetto
recupera i ricordi e li rievoca osservandoli da una posizione esterna,
come osservatore, senza sperimentarli in prima persona: sostanzialmente
il soggetto rivede sé stesso e gli eventi dall’esterno.
Nella rivivificazione ipnoregressiva il soggetto rievoca fatti
ed esperienze rivivendoli emozionalmente e percettivamente con l’ausilio
di tutti i sensi: in altre parole il soggetto rivive pienamente le
esperienze rievocate con una percezione sensoriale ed emozionale
diretta, quindi con pieno coinvolgimento.
Il processo ipnoregressivo può essere considerato come una
dinamica molto delicata, pertanto dovrebbe essere utilizzato con elevata
professionalità e competenza. In particolare il counsellor ipnologo
dovrebbe utilizzare unatecnica accurata e molto attenta, così da evitare
il condizionamento del soggetto, e lo sviluppo di una“sindrome da falsa
memoria”. In altre parole, è molto importante che nella conduzione del
processo il counsellorsia particolarmente accorto nell’evitare
l’utilizzo di suggestioni che possano determinare lo sviluppo di falsi
ricordi.
"PAST LIFE REGRESSION" - IPNOSI REGRESSIVA A VITE PRECEDENTI
In generale, la tecnica di “Past life regression” (PLR) corrisponde
a una varietà di metodi che consentono il recupero di ricordi di
esperienze che hanno avuto luogo in “altri periodi di vita”.
Per la precisione la PLR è una forma di trattamento psicologico
emerso nel corso degli anni '60 del secolo scorso, fondamentalmente
sviluppatosi e formalmente ufficializzato negli USA, basato sul
presupposto che alcuni disagi psichici ed emotivi attuali affondino le
loro radici nel terreno di esperienze e vissuti traumatici irrisolti
risalenti a precedenti periodi di vita (in particolare l'infanzia) o
perfino a“vite precedenti”.
In particolare, generalmente gli
ipnologi usano l'ipnosi (e talvolta qualche altra tecnica) per condurre
il paziente a uno stato alterato di coscienza (in questo caso la trance
ipnotica) che permette all'individuo di recuperare e rievocare più
agevolmente (superando l’ostacolo della censura operata dalla mente
cosciente) gli eventi traumatici rimossi: successivamente, attraverso
l’utilizzo di specifiche tecniche di conduzione, l’ipnologo guida il
paziente, attraverso un processo di rielaborazione, ristrutturazione ed
integrazione costruttiva ed adattiva delle esperienze rievocate
nell’ambito della sua personalità globale e nel contesto del suo cammino
evolutivo individuale.
Personalmente, quando utilizzo il termine di questa utile ed
efficace tecnica ipnotica nel suo nome omologo in lingua italiana,
preferisco attenermi rigorosamente alla traduzione letterale
dall’inglese, ovvero “Regressione alla vita passata”, evitando
l’utilizzo di un altro termine più diffuso ma meno accurato nella
traduzione, come “regressione alle vite precedenti”. Il motivo per cui
opto con decisione per l’utilizzo del primo e più generico termine è
semplice: pur essendo convinto, sulla scorta di innumerevoli evidenze
empiriche raccolte e di studi accurati svolti da molti affidabili
ricercatori e scienziati, della realtà di un cammino evolutivo
spirituale che talvolta non si limita a una singola esperienza di
incarnazione terrena ma bensì consiste di un ciclo di vite e di
rinascite, mi allineo con la posizione di altri autori secondo i quali,
pur avendo finora raccolto un ampio corpus di prove empiriche che
convergono a sostegno dell’ipotesi della reincarnazione, la realtà
oggettiva di questa non potrà mai essere inconfutabilmente provata.
Nonostante questo margine di incertezza, che tuttavia in effetti
caratterizza ogni teoria finora enunciata, ritengo di annoverarmi fra i
teorici assertori dell’ipotesi della reincarnazione, fermo nella
convinzione che il nostro cammino terreno rappresenti una parentesi
significativa nell’ambito di un cammino evolutivo spirituale esteso, che
si dipana secondo un processo di causa-effetto (Karma), verso la meta
dell’individuazione e della perfezione nella Fonte della Creazione.
Fondamentalmente, la tecnica ipnotica di “Regressione alla vita
passata” (PLR) si configura come tecnica terapeutica psicologica
indirizzata all'insight (cioè la presa di coscienza o
consapevolizzazione di contenuti inconsci), alla crescita psicologica ed
alla guarigione. Il processo di ri-sperimentazione di eventi di vita
passata in qualche modo traumatizzanti, spesso produce cambiamento e
guarigione: pertanto l’obiettivo ultimo di questa tecnica di regressione
ipnotica, che agisce illuminando nell’oscurità dei ricordi celati nelle
profondità e nei meandri dalla mente inconscia, è rappresentato dal
tentativo di produrre conoscenza, saggezza e comprensione costruttiva
degli aspetti più profondi della personalità e del carattere
dell’individuo, ed il progresso nel raggiungimento della completezza e
dell’individuazione del Sé.
Sebbene la “Regressione alla vita passata” sia una tecnica
antichissima, che addirittura potremmo fare risalire al IV sec. A.C.,
quando Patanjali, l'antico filosofo indiano che codificò lo Yoga,
insegnava come le vite precedenti potessero essere rievocate attraverso
la meditazione, la PLR fece il suo nuovo ingresso in tempi moderni
intorno agli inizi del XIX sec. con Albert de Rochas, un colonnello
francese che praticava l'ipnotismo. Più recentemente, nel secolo scorso,
durante gli anni '60, Dick Sutphen, un "terapeuta americano della vita
passata", ha reso popolare l'uso terapeutico di questa tecnica. Raymond
Moody, il famosissimo sensitivo americano, autore del libro "Lifeafter
Life" che dettagliava esperienze vicine alla morte (NDE, near death
experiences) ha pure contribuito alla conoscenza del metodo con il suo
volume "Coming Back", nel quale descriveva nove delle sue vite
precedenti. Alla diffusione della conoscenza internazionale di questa
potente tecnica terapeutica ha certamente e massimamente contribuito,
negli anni più recenti, lo psichiatra statunitenseBrian Weiss, grazie
alla notevole tiratura della sua produzione letteraria, di genere
essenzialmente narrativo ma non scientifico. Tuttavia, ancor prima che
l’esistenza della PLR venisse a conoscenza del grande pubblico, grazie
alla notevole tiratura di queste opere narrative, la stessa tecnica era
già consolidata da parecchi anni, grazie all’opera di altri specialisti
statunitensi che la praticavano estensivamente ancor prima che Weiss
scrivesse i suoi libri (per esempio, Netherton, Wambach, Fiore, e
altri.). La tecnica di PLR viene oggi usata da svariati psicologi e
psicoterapeuti in tutto il mondo, quale strumento terapeutico efficace e
mezzo potente di indagine psicologica.
La credenza nella reincarnazione affonda le proprie radici nella
storia dell’umanità, costituisce un aspetto standard di molte forme di
metafisica ed è parte di molti sistemi religiosi, soprattutto quelli
orientali (l’Induismo, la Cabala ebraica, il Buddismo, e perfino il
primo Cristianesimo).Tuttoggi moltissime persone al mondo nutrono la
convinzione delle reincarnazione, basandosi su una pura questione di
fede o su un background di conoscenze culturali e scientifiche. Se
accettiamo il concetto di reincarnazione, ne consegue che deve esistere
un metodo in grado di far luce sul ciclo di morti e rinascite e
consentirci di acquisire un livello di conoscenza sulle nostre vite
precedenti, nel continuum delle nostre esistenze.
Oggi, la costellazione di sistemi utilizzati a tale scopo è nota
con il nome di “Past life regression” (Regressione alla vita passata).
In tale contesto, l’“Ipnosi regressiva alla vita passata” costituisce
una delle tecniche d’elezione di analisi psicologica e
consapevolizzazione. Il concetto di “Karma”costituisce il concetto
chiave dell’analisi psicologica mediante la PLR, e sta alla base della
spiegazione per cui ogni identità spirituale ha generato ogni aspetto e
circostanza della propria vita. Il Karma rappresenta la somma totale
delle cause che ogni individuo ha generato e mobilitato durante il
complesso dei suoi periodi di vita precedenti. In particolare, il
principio di causa-effetto del Karma spiega che ogni attività
dell’individuo, pensieri, atteggiamenti, emozioni e atti, si
accumulanosommativamente e secondo un principio universale, come causa
degli effetti salienti delle future incarnazioni.
Attraverso la pratica della “Regressione ipnotica alla vita
passata” l’individuo può allargare la propria consapevolezza sui suoi
tratti peculiari di personalità, le origini di alcune malattie organiche
e di condizioni psicopatologiche disfunzionali, sulle radici profonde
di particolari inclinazioni, preferenze, interessi professionali, sulla
natura di schemi mentali, comportamentali e relazionali ricorrenti
(coazione a ripetere), e sugli scopi sottili della propria esistenza. La
tecnica ipnotica di PLR si configura quindi come una forma di
trattamento psicologico olistico, indirizzata ai processi mentali,
organici, emozionali e spirituali. Essa fondamentalmente agisce
attraverso il processo regressivo dell’individuo (naturalmente questo è
riferito alla dimensione mentale e temporale e non al meccanismo
psichico difensivo) che può essere raggiunto essenzialmente a due
livelli (a un grado dissociativo, osservando gli eventi come
dall’esterno, oppure in forma di rivivificazione, sperimentando gli
eventi e i vissuti in forma globale percettiva-emozionale), consentendo
l’esplorazione di periodi di vita antecedenti, allo scopo di chiarire o
risolvere difficoltà e disagi sperimentati nel tempo presente. Il
processo regressivo viene facilitato e guidato dall’ipnologo (certamente
un operatore competente con specializzazione nel campo delle
professioni di aiuto e della salute mentale) che può indirizzare lo
stessa secondo una dinamica che terrà conto delle problematiche del
cliente e degli obiettivi del rapporto di counselling. La dinamica di
regressione PLR potrebbe essere per esempio stadiale, ovvero prima
condurre a precedenti periodi evolutivi della vita presente (per es.
adolescenza, fanciullezza, infanzia), poi nell’utero materno, quindi
prima della nascita, per proseguire a tempi di vita precedente; oppure
diretta, cioè volutamente indirizzata a uno specifico periodo di vita
antecedente. L’opportunità di rivedere e risperimentare cicli e schemi
comportamentali ricorrenti nel corso di molti tempi di vita passata,
consente di acquisire una maggiore e più ampia prospettiva sui propri
unici e peculiari conflitti, paure, errori, abitudini, scelte, speranze,
sconfitte, vittorie e speranze. Quando l’individuo vede il suo
“complementare”in un tempo di vita precedente, esibire (sebbene
nell’ambito di differenti esperienze) i suoi stessi o simili
comportamenti disfunzionali, e compiere analoghi errori, questi può
raggiungere più prontamente la consapevolezza della natura dei
cambiamenti necessari per raggiungere un progresso evolutivo positivo
nella propria vita.
Le evidenze raccolte nel contesto dell’ampissima pratica clinica
della PLR mostrano che in svariati casi le disfunzioni organiche e le
malattie sperimentate in vita, affondano radici profonde che si
estendono in altri periodi e dimensioni di vita passata. In tal senso la
pratica della PLR può fornire talvolta informazioni significative e
importanti per il processo di guarigione di sintomi fisici, oltre che
psicologici (quali disturbi d’ansia, alimentari, dell’umore,
dissociativi, sessuali e dell’identità di genere, di personalità,
dipendenze, ecc.).
La ragione fondamentale per intraprendere un percorso di PLR è
quindi quella di migliorare e comprendere maggiormente la propria vita,
nel tempo presente.Nella pratica clinica spesso i clienti scoprono che
alcuni conflitti e problemi che caratterizzano la loro vita hanno
origine da eventi traumatici sperimentati in tempi di vita precedenti. I
ricordi di vita passata possono ripresentarsi in svariate forme:
talvolta secondo una dinamica percettiva di“deja vu”, oppure come sogni
ricorrenti ambientati in specifici scenari e ambienti oppure riguardanti
eventi spiacevoli, oppure ancora sotto forma di fobie più o meno
invalidanti, o sotto forma di infondate e inspiegabili paure. Per
esempio, in ambito clinico si è spesso rilevato che pazienti con fobie
per l’acqua, o per le altezze, oppure terrorizzati dall’idea di parlare
pubblicamente (una forma di fobia sociale), quando ipnoticamente
regresserievocavano ricordi di morti per annegamento, per caduta da
grandi altezze, oppure per impiccagione o al rogo. Spesso quando questi
traumi di vita passata vengono esplorati, percettivamente ed
emozionalmente rielaborati nel contesto del counselling, nel cliente si
verifica una significativa riduzione o addirittura la scomparsa della
condizione di disagio legata al disturbo fobico. In PLR, attraverso gli
stati emotivi e le sensazione fisiche associate a uno specifico problema
che affligge il cliente nel contesto della sua realtà di vita presente,
questi viene indotto (attraverso il rapport ipnotico e la conduzione
controllata dell’operatore ipnologo) a localizzare la sorgente o la
causa del problema: questo processo spesso conduce alla scoperta di
ricordi dolorosi appartenenti al contesto di una “vita passata”. Nella
dinamica della PLR, generalmente il cliente nella specifica personalità
individuata nel contesto di una determinata vita passata, viene guidato a
rievocare o rivivificare l’esperienza traumatica in quel tempo di vita,
e successivamente attraverso l’esperienza di morte. Nella dinamica
della PLR il counsellor deve necessariamente assistere il cliente nel
processo di rielaborazione e ristrutturazione degli aspetti emozionali
residui legati alle esperienze traumatiche, e nella ri-sintesi interiore
ed integrazione costruttiva (alla situazione di vita attuale) di tutti
quegli aspetti relativi ai periodi di vita passata rievocata, che hanno
convogliato elementi e vissuti di incompletezza nel tempo presente.
Attraverso la PLR molti conflitti e problematiche emotive sono
efficacemente risolti nel corso di poche sedute di counselling
psicologico, e spesso in tempi più brevi rispetto alla terapia
convenzionale. Svariate afflizioni organiche possiedono una connotazione
psicosomatica: nella pratica clinica della PLR è stato sovente
riscontrato che anche queste condizioni possono cominciare a diminuire
in intensità o addirittura cessare.
Se da un lato la tecnica PLR può essere terapeuticamente
efficace, e nel suo contesto è altresì elevata la possibilità che
particolari eventi ricordati siano effettivamente attribuibili a
contesti di vite precedenti (come i risultati di studi oggettivi
supportati da indagini storiche e anagrafiche farebbero supporre),
d’altro lato dobbiamo anche accettare la possibilità che le esperienze e
gli episodi rievocati di“vite precedenti” non siano oggettivamente
collegati ad alcuna vita passata reale. Ciò che un individuo sperimenta
nel processo della PLR potrebbe corrispondere al risultato di un
messaggio che la mente inconscia invia al dominio conscio dell’apparato
psichico. In altre parole, in alcuni casi lo stato nevrotico può
determinare un livello significativo di blocco emozionale, per cui la
sfera mentale consapevole non recepisce i messaggi profondi che gli
vengono dall’inconscio (ossia, il dominio dell’apparato psichico i cui
contenuti sono energeticamente bloccati alla libera esplorazione e
all’accesso della mente consapevole, se non attraverso uno scambio
metaforico e mascherato nel sogno, intuitivo nello stato di coscienza
vigile, e più libero e diretto nella trance ipnotica): in alcuni di
questi casi (ovvero di refrattarietà allo scambio intuitivo della mente
conscia con la sfera mentale inconscia), quando la mente inconscia si
crea un varco (ad esempio nella trance ipnotica) invia messaggi
simbolici che vengono recepiti come esperienze e impressioni di una vita
passata. A meno che il ricordo esperienziale di una vita passata
corrisponda a mera fantasia, esso potrebbe essere determinato o da un
messaggio metaforico della mente inconscia, oppure dal ricordo effettivo
di un’esperienza di vita passata. Esistono strategie di controllo e
valutazione semplici, che il consulente ipnologo esperto può utilizzare
per stabilire con buona approssimazione se il ricordo recuperato
corrisponda a una probabile vita precedente, oppure a un messaggio
inviato dal dominio mentale inconscio così che la persona possa in
qualche modo coglierne intuitivamente il significato, utile per il suo
progresso e la sua crescita psicologica.
In entrambi i casi, sia che si tratti del ricordo di
un'effettiva vita precedente o no, sicuramente l’esperienza del ricordo è
reale, pertanto in ogni caso, da un punto di vista terapeutico è
fondamentale che lo psicologo counsellor o lo psicoterapeuta si
adoperino con tutti i mezzi per chiarificare e far riflettere il cliente
su quale possa essere la lezione o il significato profondo
dell’esperienza rievocata da una “vita precedente”, e in che modo essa
possa connettersi o integrarsi costruttivamente con le realtà della sua
vita attuale. Altrimenti, logicamente, il mero e semplice ricordo in sé
di un’esperienza di vita passata, costituirebbe niente più che una mera
curiosità se il cliente non ne ricavasse intuitivamente, creativamente, e
infine razionalmente, un significato profondo e utile per la sua vita,
di cui fare un uso costruttivo e psicologicamente evolutivo.
Pertanto, in linea di massima le motivazioni sottese alla
decisione di intraprendere un percorso di counselling PLR potrebbero
essere le seguenti:
■ chi crede nella reincarnazione potrebbe decidere di dedicare
il proprio tempo all’esplorazione di vite precedenti, allo scopo di
scoprire quali errori abbia commesso nel suo passato spirituale, così da
raggiungerne la consapevolezza ed evitare l’esigenza coercitiva
(secondo un meccanismo di coazione a ripetere) di replicarli per
apprendere in questa vita o addirittura in quelle future, quelle penose
lezioni che ancora non ha appreso e che ne derivano quale effetto
■ chi non crede nella reincarnazione, potrebbe decidere di
intraprendere delle sedute di consulenza PLR basandosi sul concetto che
la mente inconscia, nello stato di trance ipnotica indirizzato alla
dinamica regressiva remota, invia particolari messaggi alla mente
conscia individuale, la cui analisi del significato e il suo successivo
utilizzo costruttivo, potrebbero portare alla scoperta ed alla presa di
coscienza di aspetti psicologici utili per la propria crescita e per il
proprio benessere.
In ogni caso è molto importante notare che la credenza nella
reincarnazione non è affatto necessaria affinché una consulenza
psicologica condotta con tecnica PLR sia significativamente efficace: in
effetti l’efficacia della tecnica è largamente determinata dalla sua
capacità di elicitare l’abreazione catartica (il rilascio emozionale di
contenuti ideativi ad alta valenza affettiva, incapsulati da esperienze
traumatiche, attraverso la vivida reminescenza e il linguaggio)
congiuntamente all’indispensabile utilizzo successivo ed effettivo,
nella realtà di vita individuale, della conoscenza dei significati
acquisiti attraverso l’esercizio della stessa tecnica. Pertanto, a
prescindere dal successo della dinamica regressiva in sé e per sé (cioè
il raggiungimento di un grado sufficiente di trance ipnotica, e la
rievocazione di eventi salienti), il successo terapeutico è largamente
influenzato dalla capacità di sintesi e di analisi psicologica
individuale (quella del cliente), e dallecapacità e dalla preparazione
professionale e psicologica del counsellor a guidare il cliente in
questo processo, mobilitando le sue risorse creative consce e inconsce.
In altre parole, da un punto di vista terapeutico la semplice
regressione e rievocazione ipnotica PLR non sono significativamente
efficaci, se il counsellor non è abbastanza abile ad elicitare un
processo catartico edabreativo, con la rielaborazione, la
ristrutturazione e la sintesi psicologica costruttiva dei significati
emersi, nel senso di una loro integrazione positiva nella realtà di vita
del cliente, al fine di una sua crescita psicologica: soltanto questo
processo di abreazione e ristrutturazione psicologica possono alleviare
il malessere organico e mentale, e incentivare la creatività,
l’evoluzione e il successo della persona.
Pertanto, attraverso la lezione dal
passato, l’esplorazione PLR deve fondamentalmente produrre semi di
crescita e di guarigione, che arricchiscano la persona e la aiutino a
vivere costruttivamente, funzionalmente e adattivamentenel presente.
Bibliografia
■ Viola, A. (2005). Modelli recenti di ipnositerapia,
ulteriori sviluppi teorici e ultime interpretazioni neurofisiologiche
dell’ipnosi, in Manca Uccheddu, O. e Viola, A., Ipnosi e suggestione in
psicoterapia. Milano: Giuffré editore.
■ Viola, A. (2005). L’ipnosi regressiva, in Manca Uccheddu, O. e
Viola, A., Ipnosi e suggestione in psicoterapia. Milano: Giuffré
editore.
■ Viola, A. (2005). Ipnosi regressiva e PLR.
Su specifica richiesta Dott. Viola utilizza la tecnica dell’ipnosi
regressiva e della PLR, seguendo il processo terapeutico illustrato
nella sezione
“Consulenza ipnoterapica” (per informazioni sull'articolazione dell'intervento e sui costi clicca sul link o contatta).